sabato 29 marzo 2014

Tipologie informative...


Quando abiti in un piccolo paesello, le informazioni circolano sempre. Chi si è trombato chi, chi ha fatto cosa, cosa ha fatto quando e via dicendo. I social network alimentano questa attitudine del tutto umana del farsi i cazzi altrui [ma i social non sono nati proprio per questo?] e, se hai frequentato tutti e cinque gli anni del liceo classico, non puoi manco fare una scoreggia che già tutto il mondo lo fa.
  Ironia della sorte, quelli che hanno appreso il fatto che ho pubblicato un libro sono pochi. Capita quindi di incontrare gente per strada e di informarli, fra una chiacchiera e l'altra, della cosa, ottenendo delle reazioni del tutto inaspettate.
  Ho voluto annotare qui i casi più divertenti, con tanto di discorso allegato.


IL TAMARRO
Da riconoscersi quasi la metà delle volte in ex compagni di scuola delle medie dei quali ho perso (chissà perché) i contatti. Quelli che per una non ben specificata ragione vi tolgono il saluto se sono in compagnia ma che, quando sono da soli, si fermano anche a parlare.
"Oh Jack, che combini?"
"Solito. Lavoricchio, vado in giro... ah, ho anche pubblicato un libro."
"Che?"
"Un libro."
"Ma andare a fighe mai?"
"Sono fidanzato da sei anni..."
"Appunto. E la trascuri scrivendo?"

L'INGENUO
Il vecchio compagno di scuola credulone che tutti finivano per prendere per il culo E lo confesso, nonostante mi ostinassi a difenderlo, un'occasione è stata imperdibile anche per me. Fondamentalmente un bravo ragazzo, ma povero, proprio non ci arriva.
"Che bello rivederti, Jack. Che mi dici?"
"Ho pubblicato un libro qualche mese fa!"
"Oh, io non leggo molto, ma che bello! Lo sapevo che avresti fatto strada..."
"Beh, insomma, non è che..."
"Quindi adesso vivi scrivendo?"
"Arrotondo. Scrivo e lavoro, poi sapessi, mi invitano a delle manifestazioni ogni tanto, è stato fondato un mio fan club in Veneto e... beh... ci sono delle ragazze che si sono innamorate di me dipo aver letto il mio libro."
"Fantastico! Si vedeva che avevi talento."
"Ora scappo, che aspetto una chiamata da Salvatores,"
"Chi è?"
"Un regista. Vuole fare un film dal mio libro."
"Oh, allora non disturbo. Tanti auguri, Jack, ti auguro tutta la fortuna del mondo!"
Dopo questa conversazione mi sono sentito un gran stronzo, ma mi sono fatto anche delle belle risate.

IL METALLARO #1
Da riconoscersi come uno dei vecchi capelloni borchiati con cui hai provato a fondare una band, scioltasi pochi mesi dopo a causa di un litigio. I metallari in genere si dividono in due tipi: o quelli interessati a tutto (vagamente nerd, per certi versi) e che parlano di tutto, o quelli che non escono dal parametro musicale e che hanno poco interesse verso il mondo esterno. Parliamo del secondo caso.
"Ciao"
"Ciao."
"Come va?"
"Uno schifo. Ammazzerei tutti. Tu?"
"Dai... lavoricchio ed ho pubblicato un libro."
"Un che?"
"Un libro. in formato digitale."
"Ah."
La discussione si interrompe così.

METALLARO #2
Secondo caso, quello del metallaro vagamente nerd interessato a tutto. Ovvero quello che non suona in nessuna band, quello più belloccio fra tutti i tizi borchiati ma che stranamente nessuna metallara si caga.
"Oh, Jack, da quanto tempo! Ho visto che su facebook che hai pubblicato un libro!"
"Sì. Sono felice."
"Beh, bravo. Io purtroppo leggo solo fantasy, però ti faccio i miei complimenti!"
Se non altro si ammira la coerenza.

IL NERD
Per quanto in molti mi considerino tale [maledetti!] io i nerd non li ho mai potuti sopportare. perché va bene essere appassionati di fumetti, videogame e roba varia, ma quando questa cosa diventa una mania tale da escluderti da molte forme di vita sociale, allora forse c'è qualche problema di base - e se a venti e passa anni vivi solo per i film di supereroi, allora i problemi sono seri. E se poi sei fissato sulle cazzate, tipo che Spider-man è Spider-man solo perché ha gli spararagnatele, allora come essere umano non vali un cazzo.
"Ehi Jack, hai visto che adesso l'Uomo Ragno è il dottor Octopus?"
"Purtroppo sì. Però ho pubblicato un libro..."
"Ah, davvero? Di che parla?"
"Di un uomo che diventa invisibile e..."
"Figo! Superpoteri!"
"No. A dire il vero sarebbe una metafora dell'invisibilità nella società moderna."
"Ma quindi che se ne fa?"
"Dell'invisibilità? Beh, la usa per spiare gli abitanti di un condominio e viene coinvolto nei loro guai."
"Ma non ha un supernemico?"
"Beh, la società."
"Che cazzata! Come fa la società a essere un nemico credibile?"
E qui ti trattieni dal fargli notare che è un nemico davvero interessante, se si pensa che a più di venticinque anni non ha mai avuto una donna ed è considerato dalla metà della popolazione esistente un emerito sfigato.

LO STUDENTE DEL DAMS
Che obiettivamente sarebbe anche una persona intelligente, ma così invischiato in una serie di idee modaiole e contraddittorie da risultare come l'ultimo dei coglioni, specie per la serietà con cui sembra prendersi.
"Ah, quindi hai scritto un libro?"
"Sì."
"Sarà... per me tutti i grandi scrittori sono finiti con Moravia."
"Mica ho questa grande opinione di me..."
"Sì, ma vedi, ormai è stato detto tutto. Perché ostinarsi a proseguire nel ripetere le cose?"
"Beh, tutto è stato detto già dall'Iliade, se è per questo. L'importante è trovare una maniera nuova per dire cose già dette."
"Sarà... dov'è che lo trovo?"
"Su internet."
"Sì, ma in che libreria?"
"E' un libro digitale."
"Comecomecome?"
"Che c'è adesso?"
"No, scusa, senza offesa ma... passo. Io i libri ho bisogno di sentirli, di toccarli e di sentire l'odore della carta."
"Se vuoi l'odore della carta comprati un camion di cellulosa."
"No, per me la tecnologia sta uccidendo tutto. Scusa ma ora scappo, devo aggiornare la nuova app per l'Iphone, aggiornare lo stato Facebook e fare una foto a quella scarpa abbandonata lì in mezzo alla strada per metterla su Instagram. Baci baci!"

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